«Bazmavep» / «Բազմավէպ» è una rivista scientifica peer-reviewed il cui presente Codice etico si ispira alle linee elaborate dal COPE (Committee on Publication Ethics), Best Practice Guidelines for Journal Editors. http://publicationethics.org/files/u2/Best_Practice.pdf


Tutti i soggetti coinvolti – i Direttori, scientifico e responsabile, i membri del Consiglio Direttivo di Redazione, del Comitato Scientifico e del Collegio dei Revisori, nonché gli Autori – sono tenuti a conoscere e attenersi ai seguenti requisiti etici.


1. - Il Direttore scientifico della rivista, con l’appoggio del Consiglio Direttivo di Redazione e del Comitato Scientifico, è responsabile, sul piano dell’appropriatezza al carattere, collocazione disciplinare e finalità della rivista stessa, e della valutazione scientifica, della decisione di pubblicare o meno, senza o con l’apporto di eventuali revisioni, i contributi proposti.

2. - Il Direttore responsabile è vincolato a quanto stabilito dalle leggi vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.

3. - Il Direttore scientifico, con l’ausilio del Consiglio di Redazione, valuta i contributi proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto, in considerazione del carattere della rivista, che si colloca nell’ambito degli studi armenologici con apertura multidisciplinare e riflette le idealità carismatiche della Congregazione Mechitarista, in primis la promozione della qualità letteraria della lingua armena e della spiritualità e cultura armena in tutti i suoi aspetti, comprese le relazioni interculturali di conoscenza e arricchimento reciproco tra le tradizioni filosofiche, teologiche, letterarie e artistiche orientali e occidentali, nonché le relazioni tra le diverse espressioni della Chiesa armena in prospettiva ecumenica. Stante la condizione della convenienza dei contributi proposti a questo alveo disciplinare e al suo sfondo motivazionale e i necessari requisiti di scientificità, il Direttore scientifico con il Consiglio di Redazione garantiscono di valutarli con obiettività senza preferenze o discriminazioni di razza, genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.

4. - Il Direttore e tutti e singoli i membri del Consiglio Direttivo, nonché i Revisori richiesti della valutazione, sono tenuti alla massima riservatezza a riguardo dei contributi presi in visione verso esterni non direttamente coinvolti nel regolare processo di valutazione. I testi soggetti a valutazione non devono perciò essere discussi con terzi, a meno che non intervenga un’esplicita autorizzazione del Direttore.

5. - Il Direttore e tutti e singoli i membri del Consiglio Direttivo, nonché i Revisori richiesti della valutazione, sono tenuti ad astenersi dall’impiegare materiali inediti contenuti in un manoscritto inviato per sviluppare o arricchire e pubblicare studi che compaiano a proprio nome, a meno che non ne siano autorizzati dall’espresso consenso scritto dell’Autore, sinché non ne risulti la pubblicazione.

6. - La pratica del referaggio (peer review) è condotta nella garanzia di oscuramento dell’identità dell’Autore del contributo ai Revisori e, viceversa, dell’identità dei Revisori all’Autore (double-blind p.r.), e coadiuva il Direttore e il Consiglio Direttivo di Redazione nel giudizio di scientificità dei contributi pervenuti alla Redazione della rivista e circa la loro pubblicabilità, contribuendo costruttivamente, se e nei termini che parranno opportuni, al loro miglioramento.

7. - Il Revisore contattato per la valutazione di scientificità di un contributo si impegna al rispetto dei tempi stabiliti nel dare riscontro alla Redazione, per cui, qualora non si ritenga adeguato al compito proposto o che non sia in grado di svolgerlo nei tempi richiesti, è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Redazione.

8. - Tutti i soggetti coinvolti nel processo di referaggio (peer review) sono tenuti a garantire che sia condotta con la massima oggettività e imparzialità possibile. I revisori sono perciò tenuti a non infierire capziosamente sul contributo valutato, astenendosi senz’altro dall’esprimere giudizi sull’autore che possano risultare offensivi o azzardandone l’identità, e a motivare adeguatamente le proprie valutazioni, che dovranno vertere:
a) sull’effettivo carattere di scientificità del contributo (serietà e rigore nella ricerca; solida strutturazione e coerenza dell’insieme; consequenzialità logica e assenza di illazioni gratuite e non suffragate o da adeguata documentazione in nota o da avvertibili implicazioni logiche del discorso condotto e sua conclusività; correttezza dell’impostazione metodologica relativa all’ambito trattato, che non dovrà risultare né obsoleta né immotivatamente azzardata; appropriatezza e precisione lessicale e qualità letteraria del testo);
b) sulla congruità del titolo rispetto ai contenuti trattati e sul conseguimento dell’obiettivo di ricerca in esso annunciato;
c) sulla completezza o meno della prospettiva messa in campo e le eventuali lacune riscontrate nella trattazione, in tal caso con i relativi suggerimenti di considerare e integrare quegli studi e contributi ritenuti fondamentali e che appariranno ignorati o omessi, e che il Revisore indicherà con sufficiente precisione nei loro estremi bibliografici;
d) sull’originalità della ricerca, con segnalazione di eventuali assonanze, sovrapposizioni o ripetizioni del contributo valutato con parti di altre opere note al Revisore o, addirittura, estese ripetizioni letterali non presentate nella forma di citazioni dichiarate e che perciò configurino il reato di plagio;

Sono da ritenersi osservazioni non pertinenti, e dalle quali perciò il Revisore è richiesto di astenersi:
a’) rilievi d’impostazione metodologica o prospettica di carattere soggettivo verso scelte che, benché non rispecchino la propria sensibilità, risultino comunque legittime e ammesse nella comunità scientifica;
b’) rilievi la cui esecuzione richiederebbe un radicale stravolgimento dell’impostazione fondamentale del lavoro e della sua struttura e andamento argomentativo;
c’) osservazioni di mancata esaustività del contributo (che, dati i suoi limiti, non potrà in alcun modo essere esaustivo);
d’) osservazioni pretestuose su una mancata “originalità” surdeterminata dal Revisore nel suo significato rispetto a quanto è richiesto a un contributo scientifico in una pubblicazione periodica, o illazioni su dipendenze da altri testi genericamente supposte sulla base di impressioni personali e non suffragate da precisi riscontri testuali;

9. - Le informazioni riservate sugli Autori (dati personali quali recapiti, eventuali curricula di presentazione pervenuti in Redazione e loro parti) ottenute agli effetti del processo di valutazione devono essere considerate strettamente confidenziali e non sono perciò in alcun modo suscettibili di divulgazione.

10. - Nel caso in cui un Revisore fosse in grado di riconoscere, da qualche elemento, l’identità dell’Autore del contributo valutato, se questo costituisse per lui una ragione di conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti, positivi o negativi, con l’Autore e/o con la sua istituzione di appartenenza, è tenuto a farlo presente al Direttore, che si riserverà di considerare l’opportunità o meno – se dovesse ritenere il caso specifico non particolarmente inficiante la serenità e obiettività di giudizio – di assegnare la valutazione a un altro Revisore.

11. - La Redazione, acquisite le valutazioni dei Revisori, è tenuta a trasmetterle tempestivamente all’Autore, il quale ha facoltà di replicare alla Redazione stessa giustificando ragionevolmente le eventuali scelte di astenersi dall’emendare il proprio contributo nel senso proposto dai Revisori, in quanto ritenute non pertinenti o non applicabili senza stravolgimento del senso del lavoro. Alla Redazione è riservata la decisione sull’opportunità di accogliere o meno l’istanza dell’Autore a riguardo di una o più criticità sollevate dai Revisori.

12. - La Redazione garantisce la tracciabilità del processo di valutazione mediante la conservazione, presso il proprio Archivio, cartaceo e digitale, di tutte le pratiche e i relativi passaggi, per ogni singolo contributo proposto, valutato e pubblicato o meno, nelle condizioni di opportuna riservatezza.

13. - Gli Autori sono tenuti a sottoporre alla Redazione della rivista contributi originali e inediti o che non siano stati contemporaneamente proposti a un’altra rivista, mentre sono eventualmente ammesse traduzioni di articoli già pubblicati altrove in altre lingue e che il Direttore, con il Consiglio di Redazione, ritenga utile presentare in una versione considerata utile all’estensione dell’accessibilità degli stessi.

14. - Per correttezza di attribuzione della paternità dell’opera, vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano eventualmente contribuito in modo significativo all’ideazione, elaborazione e stesura del contributo. Per i contributi scritti a più mani, l’Autore che risulterà catalograficamente come “primo autore” è tenuto a far pervenire in forma scritta alla Redazione una dichiarazione di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori senza esclusione alcuna e di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale del contributo e il loro consenso alla pubblicazione nella rivista. Se altri soggetti hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca o spetta loro il merito di uno specifico apporto informativo, il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto, possibilmente mediante una menzione circostanziata in una nota relativa alla parte o questione che ha beneficiato del loro apporto.

15. - Con l’invio alla Redazione di un manoscritto, gli autori accettano la condizione per cui, se il manoscritto è ammesso alla pubblicazione, tutti i diritti di sfruttamento editoriale ed economico, senza limiti di spazio e con tutte le modalità e tecnologie attualmente esistenti e/o in futuro sviluppate, saranno trasferiti alla Direzione della Rivista.

16. - Gli Autori sono tenuti ad attenersi, nella redazione del contributo da sottoporre alla valutazione della rivista, alle norme editoriali sull’impostazione formale, i criteri per le citazioni e i riferimenti bibliografici e il sistema di traslitterazione, stabilite dal Direttore con il Consiglio di Redazione.

17. - Gli Autori sono tenuti a fornire la corretta e precisa indicazione delle fonti e degli studi citati.

18. - Nel caso in cui un dato contributo sia accompagnato da un corredo figurativo di immagini quali disegni, incisioni o riproduzioni fotografiche, l’Autore è tenuto a procurare gli eventuali permessi o liberatorie per la loro riproduzione nella rivista, e a documentarli adeguatamente alla Redazione, che li acquisirà tra la documentazione del proprio Archivio.

19. - A discrezione del Direttore, all’Autore di un particolare contributo la cui configurazione scientifico-documentaria lo renda opportuno, può essere richiesto di rendere disponibile la documentazione su cui si fonda la propria ricerca, affinché sia conservata nell’Archivio della rivista per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resa accessibile.

20. - Gli Autori sono tenuti a segnalare alla Redazione, sin dal primo invio del proprio contributo, qualsiasi eventuale conflitto di interesse, finanziario o di altra natura, che potrebbe essere interpretato quale fattore inquinante i risultati del loro lavoro.

21. - Gli Autori sono tenuti a segnalare in apposita nota tutte le eventuali fonti di sostegno finanziario erogate da enti e soggetti terzi per sostenere il progetto di ricerca i cui esiti scientifici sono pubblicati nel contributo.

22. - L’Autore che dovesse scoprire, a posteriori, un significativo errore o una qualche inesattezza nel contributo pubblicato, è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla Redazione della rivista e a collaborare a un’eventuale rettifica.

23. - La Redazione, nel ricevere da esterni eventuali segnalazioni di scorrettezze nelle informazioni pubblicate, è tenuta ad informarne l’Autore del relativo contributo e, una volta accertatane la fondatezza, a pubblicare la rettifica nel numero successivo della rivista.