MECHITARISTI ILLUSTRI

 
Tra i numerosi Padri che si spendono nella ricerca umanistica e scientifica, menzioniamo alcuni illustri rappresentanti delle comunità di Venezia e di Vienna:
 
Padre Matheos Evdokiatsi (Matteo d’Eudocia) (1689-1772)
Fu il biografo di Mechitar e autore di opere di spiritualità, tra le quali sono degne di nota le Meditazioni sulla Passione di Cristo.
 
Padre Michael Chamchian (1738-1823)
Considerato il padre della storiografia armena moderna con la sua monumentale Storia degli Armeni in tre volumi, per un totale di 3000 pagine (1784-86) contribuì al risveglio della coscienza nazionale e alla chiarificazione e riscoperta dell’ortodossia dottrinale della Chiesa armena, cui dedicò altre opere quali lo Scudo della fede. Pubblicò inoltre un ampio Commento ai Salmi in 10 volumi (1815-23).
 
Padre Gabriel Avedikian (1751-1827)
Filosofo e teologo, pubblicò un denso studio su S. Gregorio di Narek (Narek Aghotitz, 1801) e un ampio Commentario alle Lettere di S. Paolo in 3 volumi (1806, 1811, 1812). Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola Mechitarista dei primi decenni dell’Ottocento, ebbe un peso fondamentale nella realizzazione, in collaborazione con i padri Aucher e Siurmelian, del nuovo Dizionario della lingua armena, noto come il Dizionario dei tre vardapet (1836-37).
 
Padre Ghukas Inchichian (1758-1833)
Storico e geografo della Congregazione Mechitarista di Venezia, pubblicò opere monumentali di carattere geografico, armenologico e archeologico.
 
Padre Mkrtich (Giovanni Battista) Aucher [Avkerian] (1762-1854)
Si distinse nel campo degli studi filologici: nel 1818 pubblicò in edizione critica e con una nuova traduzione latina il Chronicon di Eusebio di Cesarea, ritenuto sino ad allora perduto e che fu restituito nella sua integrità grazie alla versione armena. Diede alle stampe tre sermoni di Filone di Alessandria da una versione armena antica conservata a San Lazzaro. Tra le figure degli intellettuali della Congregazione Mechitarista di Venezia più illustri del tempo, fu l’anima dell’équipe di lavoro che, con i padri Avedikian e Siurmelian, realizzò il Nuovo dizionario della lingua armena, noto come il Dizionario dei tre vardapet (1836-37).
 
Padre Manuel Chakhchak (Chakchakian) (1770-1835)
Linguista lessicografo della Congregazione Mechitarista di Venezia, è noto soprattutto per il monumentale Dizionario Armeno - Italiano, pubblicato postumo (1837) e che costituisce ancor oggi un punto di riferimento per gli studi.
 
Padre Arsen Pakradouni (1790-1866)
Linguista grammatico e traduttore della Congregazione Mechitarista di Venezia, pubblicò un’importante grammatica della lingua armena che, insieme all’alto livello letterario delle sue traduzioni di autori classici e moderni, contribuì in modo decisivo allo sviluppo dell’Armeno moderno.
 
Padre Boghos Hovnanian (1802-1884)
Storico, geografo e astronomo della Congregazione Mechitarista di Vienna, pubblicò opere quali Geografia scolastica, naturale e politica (1835) e una Storia dei Concili generali degli Orientali (1847). In una fase più avanzata dei suoi studi si occupò di pedagogia, e diede alle stampe un Direttorio educativo (1862) e uno Studio sull’educazione nazionale (1862).
 
Padre Gabriel Aïvazovsky [Aïvazian] (1812-1879)
Fratello del pittore Ivan [Hovhannes] Aivazovsky, fu un illustre filologo e storico della Congregazione Mechitarista di Venezia, dove nel 1843 fondò, insieme al più giovane P. Ghevont Alishan, la rivista armenologica «Bazmavep». Autore di un Saggio sulla storia della Russia (1836) e di una Storia della Nazione Ottomana in 2 volumi (1841). A causa della delicata fase dei rapporti col Vaticano di quegli anni e delle pressioni cui è sottoposta la Congregazione Mechitarista, nel 1849 decide di lasciarla e, con essa, la Chiesa Cattolica, per passare alla Chiesa Armena Apostolica, per la quale sarà nominato vescovo della diocesi armena di Bessarabia e di Nakhitchevan-sul-Don e, più tardi, richiamato presso la Santa Sede di Etchmiadzin, arcivescovo.
 
Padre Ghevont Hovnanian (1817-1897)
Filologo e linguista della Congregazione Mechitarista di Vienna, diede un contributo fondamentale nello studio dell’armeno classico e moderno e nella fissazione del canone dell’eleganza letteraria, attraverso alcune memorabili traduzioni dal latino all’armeno classico.
 
Padre Hovsep Katerjian (1820-1882)
Linguista e storico della Congregazione Mechitarista di Vienna, si distinse anche per un esteso lavoro di traduzion di testi classici e moderni, e per un particolare contributo allo studio della Santa Liturgia armena, il cui frutto fu completato e pubblicato postumo da P. Dashian nel 1897.
 
Padre Ghevont [Leonzio] Alishan (1820-1901)
È l’esponente più illustre dell’Ordine Mechitarista, dopo il Fondatore. Nato a Costantinopoli e appartenente alla Congregazione Mechitarista di Venezia, fu letterato, poeta e poligrafo, autore di oltre trenta pubblicazioni erudite che spaziano dalle materie storiche e geografiche alle teologiche e letterarie. Associato nel 1843 a P. Gabriel Aivazovsky nella fondazione e direzione della rivista “Bazmavep”, subentrerà al confratello nella direzione del periodico nel 1848, fino al 1851. Padre Alishan riuscì, negli anni, a intessere una fitta rete di contatti con personalità di spicco del mondo accademico, intellettuale e artistico internazionale, testimoniata da oltre 2200 lettere conservatesi, nelle quali si vengono a toccare gli argomenti e le discipline umanistiche più varie. Tra le sue opere cinque volumi di Nvagk (Carmi), pubblicati tra il 1857 e il 1858: Manguni (Carmi del Fanciullo), Pnuni (Carmi della Natura), Hayruni (Carmi della Patria, di cui fan parte poesie quali Il giglio di Shavarshan, Terra d’Armenia e L’usignolo di Avarayr), Deruni (Carmi al Signore) e Dkhruni (Carmi di lutto). Ma P. Alishan è autore prolifico di pregevoli opere storico-archeologiche e geografiche, dalle giovanili Geografia politica (1853) e Topografia della Grande Armenia (1855) alle grandi monografie illustrate di documentazione antiquaria e storico-geografica dedicate ad alcune regioni dell’Armenia storica: Shirak (1881), Sisuan (1885, poi pubblicata anche in francese come Sissouan ou l’Arméno-Cilicie. Description géographique et histo-rique, 1899), Ayrarat (1890), Sisakan (1893), di opere storico-archivistiche come L’Armeno Veneto (1893), nonché di opere di spiritualità, tra cui le Preghiere del monaco (1876) e i Discorsi spirituali per i monaci (1904). Apprezzato nel mondo accademico internazionale per il rigore dei suoi studi, fu insignito della Legion d’Onore, nel 1866, dalla Accademia di Francia, di cui divenne membro dieci anni dopo; fu inoltre socio fondatore della Società Geografica Italiana (1867) nonché membro della Società dell’Oriente Latino e della Società Asiatica Italiana. In riconoscimento della sua produzione scientifica, nel 1894 fu nominato membro della Società Archeologica Imperiale di Mosca e nel 1897 della Società Geografica Imperiale di San Pietroburgo e membro onorario dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Riconosciuto tra i massimi scrittori armeni dell’età moderna, presso la Nazione armena gode il nome di “Padre degli Armeni” per l’erudizione, la produzione scientifica e letteraria e lo spiccato patriottismo, in virtù del quale aspirava a vedere la ricostituzione di uno Stato indipendente sui territori dell’Armenia storica.P. Alishan esercitò una notevole influenza su un cospicuo gruppo di scrittori, i quali si faranno a loro volta portavoce degli ideali del movimento culturale mechitarista.
 
Padre Manuel Khatchouni (1823-1903)
Esponente della Congregazione Mechitarista di Venezia dedito agli studi nell’ambito delle scienze fisiche e naturali e delle scienze tecniche, pubblicò diverse opere che contribuirono in modo decisivo alla formazione scientifica della classe colta degli Armeni dell’Anatolia. Le sue ricerche confluirono in un monumentale Dizionario delle scienze pure e applicate (1891-92), con il quale dide anche un fondamentale e originale contributo al precisarsi della terminologia scientifica in lingua armena.
 
Padre Clemens Sibilian (1824-1878)
Numismatico della Congregazione Mechitarista di Vienna, compose un catalogo della monetazione ciliciana di oltre 3000 pezzi, pubblicato postumo nel 1892.
 
S.E. Mons. Arsen Aydenian (1824-1902)
Abate della Congregazione Mechitarista di Vienna e Arcivescovo, fu studioso prevalentemente di linguistica e filologia. Pubblicò una Grammatica critica della lingua armena moderna (1866) considerata un contributo epocale e decisivo nell’affermazione dell’armeno moderno e ancora oggi ritenuta fondamentale, e nel 1887 fondò la rivista armenologica «Handes Amsorya». Fu anche compositore di musica liturgica.
 
Padre Karekin Zarphanalian (1827-1901)
Critico letterario e traduttore della Congregazione Mechitarista di Venezia, prevalentemente dedito a studi e traduzioni nell’ambito della letteratura spirituale.
 
Padre Hagopos Isaverdentz (1835-1920)
Storico e filologo della Congregazione Mechitarista di Venezia, pubblicò una pregevole Histoire de l’Arménie in 2 volumi (1888), un lavoro sulla Liturgia armena (1888) e una traduzione di apocrifi dell’Antico Testamento tratti dai manoscritti di San Lazzaro (1901). È altresì noto per una delle prime brevi guide dell’Isola di San Lazzaro (1877), tradotta in più lingue. 
 
Padre Minas Nurikhan [Nurikhanian] (1854-1929)
Storico e agiografo della Congregazione Mechitarista di Venezia, in occasione della fase di ripresa della causa di beatificazione del Fondatore, pubblicò la Il servo di Dio Abate Mechitar, fondatore dei PP. Mechitaristi (Padri Armeni Benedettini) di Venezia, di Vienna. Sua vita e suoi tempi (1914), che resta ancor oggi una delle biografie più estese del Venerabile Sebastatsi.
 
Padre Grigoris Kalemkiarian (1862-1917)
Filologo e linguista della Congregazione Mechitarista di Vienna, diede il maggiore contributo prevalentemente negli studi di linguistica storica.
 
Padre Hovhannes Torossian (1864-1940)
Storico e agiografo della Congregazione Mechitarista di Venezia, nel 1932 pubblicò la Vark Mkhitara’ Abbahi Sebastatsou, una delle maggiori e più solidamente documentate biografie dell’Abate Fondatore.
 
Padre Gabriel Menevishian (1864-1936)
Filologo e linguista della Congregazione Mechitarista di Vienna, apprezzato per gli studi sull’Armeno classico dell’Età dell’Oro della letteratura armena e l’etimologia.
 
Padre Hagop Dashian (1866-1933)
Filologo, linguista e storico del ramo viennese, realizzò un catalogo analitico di 573 manoscritti della Biblioteca del monastero mechitarista di Vienna. Numerosi i suoi studi in ambito linguistico e sulla storia armena, tra cui un importante lavoro storico-geografico (1917-18) e un ragguardevole contributo sul genocidio e le deportazioni del 1915 (1921).
 
Padre Arsen Ghazigian (1870-1932)
Linguista, bibliografo e traduttore della Congregazione Mechitarista di Venezia. Autore di saggistica nel campo linguistico e traduttore prolifico e infaticabile (sono una quarantina le opere da lui tradotte dal greco, italiano, inglese, francese e tedesco), la sua impresa maggiore, The New Armnian Bibliography, rimase incompiuta .
 
Padre Vartan Hatzouni (1870-1944)
Storico e archeologo della Congregazione Mechitarista di Venezia, pubblicò 20 volumi di studi e si dedicò al progetto di una Storia della Congregazione Mechitarista rimasta allo stato di materiali preparatori e schede tematiche.
 
Padre Nerses Akinian (1883-1963)
Storico e filologo del ramo viennese della Congregazione, la cui bibliografia ammonta ad oltre 500 titoli, tra monografie e articoli diversi, attraverso i quali fu tra gli autori più influenti nello sviluppo degli studi armenologici in Europa. Tra i suoi contributi, particolarmente rilevanti gli studi dedicati alla poesia armena dell’età medievale.
 
Padre Ghevont Dayan (1884-1968)
Musicologo della Congregazione Mechitarista di Venezia, confermò attraverso i propri studi il ricorso della musica liturgica armena ai quarti di tono e dal 1916 al 1950 pubblicò in notazione musicale europea la raccolta degli Inni (Sharakan) della liturgia armena, in dieci volumi.
 
Padre Vahan Hovhannesian (1884-1977)
Letterato e poeta della Congregazione Mechitarista di Venezia, pubblicò 35 volumi di opere, tra le quali 11 di poesie, 10 di racconti e tre pièces teatrali. Alla produzione letteraria originale associò quella storiografica in ambito armenistico.
 
Padre Hamazasp Voskian (1895-1968)
Filologo e storico della Congregazione Mechitarista di Vienna, si distinse in particolare per gli studi di medievistica e sugli antichi monasteri dell’Armenia storica. Pubblicò inoltre un catalogo analitico dei manoscritti della Biblioteca del Monastero mechitarista di Vienna.
 
Padre Vahan Inglisian (1897-1968)
Filologo e storico del ramo viennese della Congregazione, diede un significativo contributo alla storiografia ecclesiastica armena e relativa all’Ordine e pubblicò una biografia dell’Abate Mechitar (1929); con la pubblicazione di numerosi contributi in lingua tedesca, contribuì sensibilmente alla diffusione e incoraggiamento degli studi armenologici in Europa.
 
Padre Bedros Der Boghossian (1898-1980)
Filologo e storico della Congregazione Mechitarista di Vienna, oltre alle ricerche filologiche produsse importanti contributi sullo studio degli insediamenti e fortificazioni dei territori dell’Armenia storica.
 
S.E. Mons. Hemayag Bedros XVII Ghedighian (1905-1998)
Eletto nel 1964 Abate generale della Congregazione Mechitarista di Venezia, nel 1971 fu consacrato vescovo titolare di Chersoneso di Zechia e designato Vicario patriarcale. Nel 1976 fu eletto Patriarca degli Armeni cattolici, dalla cui carica si ritirò nel 1982.
 
Padre Mesrop Djanashian (1908-1974)
Letterato, Filologo, nonché storico e critico delle arti figurative della Congregazione veneziana, fondò la rivista mensile «Hay Endanik» e fu prolifico autore di poemi e numerosi saggi di ricerche letterarie e storico-artistiche.
 
Padre Boghos Ananian (1922-1998)
Filologo e storico, fu Abate generale della Congregazione Mechitarista di Venezia dal 1970 al 1982. Si distinse per i raffinati contributi con i quali approfondì le origini, il carisma e l’identità monastica della Congregazione Mechitarista.
 
Padre Sahak Gemgemian (1939-1996)
Filologo; proseguì nell’opera della catalogazione analitica del fondo dei manoscritti di San Lazzaro avviata nel 1914 da P. Basilio Sarkissian, di cui pubblicò 5 cospicui volumi. Nel 1996 fu, per soli tre mesi, Abate Generale della Congregazione Mechitarista di Venezia.
 
Padre Vertanes Oulouhodjian (1939-2005)
Musicologo della Congregazione Mechitarista di Venezia, effettuò la registrazione della maggior parte degli Inni pubblicati da P. Dayan, strumento fondamentale per la trasmissione della memoria orale della tradizione innodica mechitarista.
 
S.E. Mons. Nerses der Nersessian (1920-2006)
Filologo e storico della Congregazione Mechitarista di Venezia, è stato il massimo conoscitore della lingua armena classica e contemporanea del suo tempo. Quando ancora in Italia non esistevano le cattedre universitarie di armenologia di Bologna, Venezia e Napoli, gli studiosi di lingua armena si rivolgevano a lui. Alla sua scuola si formarono alcuni tra i più illustri armenisti contemporanei, come C. Gugerotti, B.L. Zekyian e G.R. Cardona. All’indomani dell’indipendenza della Repubblica d’Armenia (1992), è stato eletto primo Arcivescovo degli Armeni cattolici d’Armenia ed Europa Orientale e consacrato nel novembre 1993 in San Pietro, in una celebrazione presieduta da Papa Giovanni Paolo II.