Հ. ՄԵՍՐՈՊ ՎՐԴ. ԹՈՓԱԼԵԱՆ / P. MESROP TOPALIAN 
(arm) 
Հայ ժողովուրդին մարեմականութիւնն ու Հայ Եկեղեցիին մարեմաբանութիւնը 
La marianità del popolo armeno e la mariologia della Chiesa Armena 

Bazmavep 2011 / 1 - 2, pp. 251-270

La chiesa armena cattolica, accettando le cinque "verità rivelate" mariane, sottoscrive  all'insegnamento della Chiesa Universale riguardo l'Immacolata concezione, la maternità divina, la verginità perpetua e l'assunzione. Nel presente articolo cercherò di delineare altri tre aspetti mariologici, che credo, prima o poi, verranno dogmatizzati dalla Chiesa. Essi sono: "Maria madre della nostra salvezza e corredentrice", "Maria mediatrice e dispensatrice di grazie" e "Maria avvocata dell'umanità". Uno studio approfondito di tali aspetti nella tradizione della Chiesa armena, senza dubbio sarà una contribuzione ai lavori teologici in corso. Ammettendo pure che la formulazione "Maria corredentrice" non è adoperata letteralmente nella tradizione antica, dobbiamo tener conto dell'uso di certi epiteti, che esprimono la stessa realtà, come ad esempio "Albero di vita", "Madre di vita", "Madre della Luce", "Madre della salvezza del genere umano". Espressioni, che spesso vengono usati nella tradizione liturgica, nell'innario che negli scritti dei Padri. "Maria mediatrice e dispensatrice di grazie" è direttamente collegato alla maternità di Maria, che si presenta quale sorgente da cui sgorga la divinità, e per cui Essa diventa "Coppa", "Fonte", "Ricettacolo", "Madre". Invece, per "Maria avvocata dell'umanità", la tradizione armena adopera espressioni come "Garanzia della vita degli uomini", "Speranza della saldezza degli uomini", "Aiuto e Grazia del mondo".